Un anno lontano dal il mio blog



La competenza

“La competenza, ormai, con il ritmo di innovazione che viviamo, la puoi ottenere solo lavorando e tramite la  formazione continua, vale  ancor di più oggi per tutti quei lavori artigianali e tecnici che richiedono  attenzione e cura. In particolare per la cura delle piante. Ma al contempo non fatevi ingannare dalle  facili chimere della modernità” 




Queste parole che ho ripreso  da un vecchio “quaderno” di appunti  di molti anni fa da me conservato  furono pronunciate dal mio maestro giardiniere.
le ho ripescate perché nonostante le pronunciò negli anni 80 a margine di una lezione sulla tecnica di piantumazione  sono più che mai attuali.  

Sono partito da questo pronunciamento per dirvi due cose:  1) oggi lo sviluppo della conoscenza scientifica del mondo vegetale rispetto a 30 anni fa, si è talmente evoluta e approfondita che è diventato impossibile usare esclusivamente le tecniche di cura tradizionali sulle piante senza tener conto dei processi innovativi perchè si corre il rischio di perseverare su sistemi ormai obsoleti che non portano i benefici sperati e in molti casi sono ormai messe in discussione dai fatti perchè dannose e dal cambiamento climatico.

Anche se le piante hanno dimostrato di poter tollerare tecniche di allevamento a volte impossibili da sostenere: penso agli olivi che,  solo in Toscana dal dopoguerra ad oggi  hanno subito il cambio di almeno una decina di  tecniche di potatura non per empirismo ma tutte dettate da studi di periti agrari che hanno rischiato di demolire  il nostro patrimonio olivicolo. Per non parlare delle tecniche di concimazione prevalentemente chimiche che ha indebolito la capacità di autodifesa delle piante. 
Oggi dopo 70 anni e dopo tanti esperimenti  il sistema di allevamento ha trovato un equilibrio tra lo sviluppo  naturale dell’olivo e l’ambiente vegetale che lo circonda. 
Ma questo grazie a chi ha studiato e perseverato per arrivare ad un approccio nei confronti delle piante che mette al centro il futuro vegetale e il suo benessere. 

 La formazione 
 
2)  Per affrontare questi mutamenti di metodo  alla cura delle piante la cosa necessaria  e inderogabile è la FORMAZIONE . Ancora più necessario aggiornare tecniche e cure sulle piante che tengono conto dell ’evolversi dei cambiamenti climatici oggi innegabili per non trovarsi impreparati   ad  affrontare i problemi complessi che emergono dalle trasformazioni ambientali insiti nella contemporaneità. 

Il mondo vegetale 

Questa premessa era necessaria per rispondere a molti di voi che mi hanno scritto e si sono chiesti perché è un anno che il bog è silente  Perché questo anno sabbatico ?  Il motivo principale è la necessità di adeguare la mia conoscenza e la mia esperienza alle  attuali scoperte e innovazioni  che riguardano il mondo vegetale . 

L’adeguamento scientifico al metodo  era  per me una necessità impellente, troppi dubbi scaturiti man mano che andavo avanti con la formazione e il nuovo approccio di cura e salvaguardia del verde mi hanno fatto sentire inadeguato a dare consigli, fino a quando non mi fossero chiari alcuni concetti di base. Tutto quello di cui venivo a conoscenza aveva bisogno di certezze scientifiche: le nuove tecniche di potatura di cura di attenzione e osservazione sensoriale che mettono al centro  il rispetto e la vita  dell’intero  mondo vegetale e ribaltano il concetto di cura precedente che privilegia esclusivamente la crescita e il benessere delle stesse esclusivamente al profitto, non solo in denaro ma declinato anche alla bellezza delle piante che ornano il giardino spesso forzata e obbligata per il puro piacere a discapito del processo naturale di vita delle piante che ovviamente comprende malattie e stati d’animo. Si proprio stati d'animo delle piante.  

la cassetta degli attrezzi  

Il percorso di formazione e conoscenza è durato un anno tra audizioni, corsi e studio di Tecniche vegetali e ne sono soddisfatto, quello che ho fatto mi ha aiutato a capire e sfatare alcuni dubbi ma non è certo terminato, la formazione ha necessità di continuità e lavoro.  

Ho però rinnovato la cassetta degli attrezzi, le competenze e ora posso tornare a scrivere e raccontarvi senza timore di fare confusione, un modo migliore e più giusto perchè appropriato di curare le piante del vostro spazio verde che sia esso giardino o l’orto il roseto o il frutteto piuttosto che l’oliveta.  

Ci troveremo quindi  su questo blog  di nuovo a gennaio 2019  dove  racconterò  modi e metodi saperi tradizionali intrecciati a quelli  innovativi  per curare le vostre piante sempre lavorando con e per la natura seguendo le sue dinamiche. Tra struttura  del paesaggio e arte vegetale  come strumento per progettare Il giardino. laboratorio del seminare e coltivare anche il prato per una pedagogia dell’erba,  e poi piantare alberi e curarli costruendo  lo spazio con e per le piante. 

Detto questo vi auguro buone feste il vostro Giardiniere.  


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