"La potatura è una
lavorazione di routine che deve garantire la produzione e preservare la salute
della pianta al fine di allungarne la vita."
Il principio su cui si basa il Guyot è quello di ottenere il
capo a frutto, da cui cresceranno i tralci fruttiferi, e lo sperone, da
cui si svilupperanno due o tre tralci dai quali, nella potatura successiva, si
selezionerà il nuovo capo a frutto.
Dopo la fruttificazione di settembre-ottobre si attende la
completa caduta delle foglie quindi, a metà inverno, si comincia ad effettuare
la potatura che può essere distinta in tre fasi che per convenzione prendono il
nome di: passato : ciò che è stato lasciato nell'anno passato sulla pianta, presente
: l'insieme di vegetazione sulla quale si dovrà effettuare la potatura, futuro
: ovvero quello che, nelle attuali condizioni, si intende lasciare per l'anno a
venire. Sul Guyot si elimina il trancio che ha già prodotto e si seleziona il
nuovo tralcio che porterà i futuri grappoli.
La vite forma le gemme che daranno i fiori su
tralci dell’anno originati dal legno dell’anno precedente . E’ importante
quindi che i tralci che hanno già prodotto siano eliminati e che i tralci sviluppatisi
nell’annata trascorsa siano destinati alla successiva produzione .
In sintesi con la potatura invernale di produzione
nell’allevamento a guyot si elimina il
tralcio che ha prodotto sostituendolo
con uno fra quelli originatisi dalla sommità del tronco questo viene cimato e posizionato sul filo
orizzontalmente oppure inarcato e legato
all’estremità . Si lascia anche uno sperone di 1 o 2 gemme dal quale si
origineranno i tralci tra i quali verrà scelto quello che produrrà l’anno
successivo, per poi tornare alla situazione di partenza.
Il Guyot, come tutti i sistemi di potatura mista, si presta
per i vitigni altamente produttivi che fruttificano principalmente sui tralci
emessi dalle gemme intermedie del capo a frutto: in questi vitigni la potatura
corta ("a sperone") non garantirebbe un'adeguata produzione a causa
della scarsa produttività delle gemme basali. Il numero di gemme di cui si
compone il capo a frutto del Guyot varia secondo le condizioni ambientali
(fertilità del terreno e disponibilità irrigua) e le potenzialità produttive del
vitigno.
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